Cronaca

Conte vede le opposizioni e promette un confronto “più serrato”

Giuseppe Conte incontra le opposizioni a Palazzo Chigi e dà il via a una nuova fase che potrebbe segnare una svolta nella gestione dell’emergenza coronavirus. A Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, il presidente del Consiglio propone l’avvio di un percorso, di collaborazione e confronto effettivo, che dovrebbe portare al contributo diretto dei partiti di opposizione alla stesura del decreto Aprile.

Ma – contemporaneamente – il premier chiede, in particolare ai leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, di evitare le ambiguità: se vogliono collaborare, lo facciano realmente, perché è difficile lavorare insieme se la controparte, contemporaneamente, alimenta tensioni e polemiche “soffiando sulle difficoltà dei cittadini” in un momento così difficile per tutti.

Scintille tra premier ed ex vice

L’occasione per questo chiarimento arriva intorno alle 12, quando, verso la conclusione della riunione, il premier declama, a voce alta, leggendo dal suo telefonino, un ‘post’ di Salvini. “Migliaia di voi ci stanno segnalando che il sito Inps è in tilt, che molti mutui stanno andando all’incasso, che per molti lavoratori autonomi non c’è nessun aiuto, che i commercialisti stanno impazzendo, che sulla Cassa Integrazione non ci sono certezze su modi e tempi – scrive il capo della Lega ai suoi sostenitori, nel messaggio letto da Conte ai presenti -. Avete ragione, l’ho appena fatto presente al governo ora in riunione a Palazzo Chigi, speriamo si muovano o finisce male”.

Il rimprovero del capo del governo è netto. “Matteo, questo è soffiare sul malcontento, alimentare disordine sociale, una cosa diversa dal confronto che stiamo facendo qui”, è il richiamo di Conte. “Tutti, in questo momento, abbiamo una grande responsabilità – avverte -. Io vi sto proponendo un altro percorso, di collaborazione e confronto. Poi, ognuno risponderà delle proprie azioni e delle proprie scelte”.

“Se il sito Inps è in tilt … è in tilt”, si affretta a replicare Salvini, spalleggiato da Tajani e Meloni che giudicano la vicenda Inps “molto grave”. “Non sono io che creo disordine o allarme ma prendo solo atto di quello che accade”, si difende il capo di via Bellerio. “E’ inaccettabile che i dati di migliaia di italiani vengono messi in piazza”. Conte poi anticiperà quanto sostenuto dall’Istituto previdenziale, ovvero che i problemi sono dovuti al fatto che il sito è stato hackerato nelle ultime ore.

Un tavolo tra maggioranza e opposizione

Ma il botta-risposta serve forse a chiarire le ragioni di ciascuno e a sciogliere un po’ di ghiaccio tra i due interlocutori più ‘ostici’ seduti al quel tavolo. Per la prima volta, dall’avvio del dialogo, infatti, la Lega esce da Palazzo Chigi moderatamente soddisfatta dall’incontro, il terzo dallo scoppio dell’emergenza. 

Nella prima parte dell’incontro, Conte, infatti, propone all’opposizione un confronto “più serrato”. Assicura condivisione sul decreto Aprile sulle famiglie e anticipa che, prima, a breve, il governo varerà un altro decreto per garantire liquidità alle imprese.

 ​”Siamo al lavoro per anticipare in un decreto-legge, da adottare subito, le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese. Avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile”, spiega Conte, proponendo  “un tavolo maggioranza-opposizione” che si riunisca “con ritmo più serrato” al fine di assicurare un “confronto che porti alla più ampia condivisione possibile anche sul piano sostanziale”.

Il premier e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà confermano poi la decisione di rinviare, oltre che il referendum sulla riforma che introduce il taglio dei parlamentari, anche le elezioni regionali e amministrative che si sarebbero dovute tenere tra maggio e giugno. Non c’è una data ma probabilmente le consultazioni si potrebbero tenere nel mese di ottobre

Il nodo delle riaperture

 Con le opposizioni – presente anche il deputato di ‘Cambiamo’, Giorgio Silli – Conte affronta anche il nodo riaperture. “Il comitato tecnico scientifico ci invita a non abbassare la guardia. Dobbiamo programmare un ritorno alla normalità che deve essere fatto con gradualità e deve consentire a tutti, in prospettiva, di tornare a lavorare in sicurezza”, dice. “Valorizzeremo ulteriormente i protocolli di sicurezza. Questo il nostro impegno”.

Nel corso dell’incontro, il presidente del Consiglio fa poi presente ai leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che è molto vivace il dibattito all’interno dei vari Paesi europei sulle proposte italiane in merito agli strumenti che l’Unione dovrebbe adottare per sostenere le economie dei singoli Stati messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus. A questo proposito il premier non manca di far notare ai suoi interlocutori che, spesso, sono proprio i partiti con cui sono piu’ collegate le forze di opposizione italiane quelli che piu’ contrastano le proposte di Roma.

Gualtieri rassicura sul sostegno agli autonomi

​All’incontro sono presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Quest’ultimo rassicura le opposizioni sull’impegno del governo “nei limiti di bilancio” ad aumentare il bonus di 600 euro destinato ad autonomi e partite Iva. Richiamo ai conti pubblici replicato anche dal premier, il quale spiega che il governo deve seguire un percorso di sostenibilità finanziaria nel decidere il nuovo scostamento di bilancio.

Conte assicura anche l’impegno del governo a tutela degli asset strategici nazionali, ricordando lo strumento della golden power. E infine rinnova la richiesta alle opposizione di fare una scrematura degli emendamenti al ‘Cura Italia’, in tutto oltre un migliaio, mantenendo i più importanti e trasformando gli altri in ordini del giorno.

Alle richieste di Lega, FI, FdI su mascherine da distribuire subito a partire dagli operatori sanitari, Conte poi assicura che il governo intende favorire le produzioni autarchiche delle mascherine. Ma su mascherine e altri prodotti simili il mercato è internazionale e stiamo facendo a gomitate, aggiunge.

 Al termine dell’incontro, Salvini garantisce che la Lega “è disponibile a collaborare ma non a fare la comparsa”. Così come Meloni, che chiede “risposte dal governo nelle prossime ore”. Dal canto suo, Tajani lamenta che dall’esecutivo non è stata indicata loro alcuna cifra sull’ammontare complessivo del decreto Aprile su cui dovrebbe avviarsi la collaborazione. 

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