AGI – “Dove abita la notte” è il settimo volume di Nero, la saga dei fratelli Mammucari ambientata ai tempi delle Crociate apre il suo secondo ciclo narrativo. A fare da sfondo a questo episodio è la mitica Samarcanda, città dalla bimillenaria storia, antico crocevia di commerci tra Europa e Cina. Ma sono gli stessi autori a spigarci quanto la loro Samarcanda è diversa da quella che conosciamo. O meglio: quelle che conosciamo.
“Quale sia la Samarcanda di cui si vuol parlare, sarà bene arrendersi al pensiero che è soltanto una delle infinite Samarcanda possibili, esistite o immaginate. Perché non è neanche più una città, piuttosto un’idea che cambia faccia a seconda di chi ne pronuncia il nome o ne segna il destino. Non è la stessa fondata dal principe ario Samar, di cui peraltro porterebbe ancora addosso il nome, ma nemmeno quella fondata dal turanico Afrasiab, a seconda del mito fondativo cui vorremo credere. Non è la stessa Marakanda conquistata da Alessandro il Grande o quella che lo conquistava, tanto da costringerlo a confessare, sconfitto: «tutto quello che ho sentito dire di Marakanda è pura verità, salvo che essa si rivela molto più bella di quanto avrei potuto immaginare». Non è la stessa che nei secoli sarebbe stata presa dai cinesi o dagli arabi, non quella governata dai turchi. Soprattutto, non è la stessa sfavillante, sfarzosa e famosa Samarcanda che Timur lo zoppo scelse come capitale del suo regno dopo averla ricostruita. Ricostruita? Sì, perché la furia di Gengis Khan si era già abbattuta su di lei, espugnandola e radendola completamente al suolo, cancellando per sempre ogni traccia tangibile delle molte Samarcanda che era stata un tempo. E allora questa Samarcanda, la nostra, con i suoi vicoli, le sue piazze e la sua Casa Dorata, ancora inconsapevole del destino funesto a cui i Mongoli l’avrebbero presto condannata, non può che essere una delle tante immaginate, nuovamente viva e solida come era una volta; proprio come, se consola, è sempre stata” si legge nella post-fazione.
Il volume, episodio di una saga, vede al centro proprio la Casa Dorata e una serie di furti che sfoceranno in un patto pericoloso, dagli esiti sospesi. Il volume cartonato di 80 pagine, illustrate da Federico
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