GIUSEPPE CACACE / AFP
Il cantiere di La Praz, in Francia
I primi 9 km del tunnel di base della Torino Lione sono completati. La fresa ‘Federica’ ha abbattuto oggi l’ultima parete di roccia. L’ultimo tratto del percorso di Federica è stato seguito in diretta dalle autorità presenti e proiettato su un grande schermo. L’abbattimento della parete di roccia è stato accolto con un forte applauso . Si tratta del primo tratto del tunnel in cui passeranno i treni passeggeri e merci in direzione Francia, a partire dal 2030.
Alla cerimonia sono presenti il presidente e il direttore generale di Telt (la società responsabile dei lavori partecipata al 50% da Italia e Francia attraverso Ferrovie dello Stato e Ministero Dell’economia francese), Hubert du Mesnil e Mario Virano, il neo ministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari .
Gli operai a bordo della fresa hanno attraversato per primi la roccia perforata e simbolicamente hanno passato il testimone a un giovane collega che continuerà a lavorare alla prosecuzione del tunnel. I lavori dell’ opera, oggi al 18% del totale, proseguono e nei prossimi mesi sono previsti nuovi avanzamenti: altre sette frese saranno attive in seguito all’ assegnazione delle gare d’appalto per i restanti 4 lotti.
L’opera è stata portata avanti da oltre 450 lavoratori, italiani e francesi, di cui circa 200 originari della zona della Maurienne e circa il 70% proveniente dalla regione Auvergne-Rhone-Alpes. La Torino- Lione è al momento il terzo datore di lavoro del territorio.
Gli operai sono scesi dalla fresa Federica portando le bandiere d’Europa, di Francia e di Italia e sono stati accolti dalle autorità. Tra i lavoratori una sola donna, Cristina, a cui il presidente di Telt Hubert du Mesnil ha consegnato la chiave della fresa Federica in riconoscimento di tutto il lavoro fatto in questi anni. Il direttore generale di Telt Mario Virano ha ringraziato “lavoratori, imprese, ingegneri e maestranze per l’impegno collettivo straordinario che ci ha consentito di superare grandi difficoltà incredibili. Questo è stato uno dei lavori di scavo in galleria più complicati al mondo”.
“È un grande risultato – ha aggiunto – I primi 9 chilometri dei 115 totali, la prima tappa per riuscire a completare l’opera che permetterà di lanciare il Corridoio Mediterraneo”.
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