Maria Laura Antonelli / Agf
L’ospedale Spallanzani
Notizie rassicuranti dallo Spallanzani sulle condizioni del giovane italiano tornato da Wuhan e trasferito giorni fa dalla struttura dedicata della Città Militare della Cecchignola all’ospedale romano con infezione confermata da nuovo coronavirus. L’uomo, unico italiano al momento colpito dal virus, “è in buone condizioni generali e senza febbre. Il paziente continua la terapia antivirale”, riferisce il bollettino di oggi.
Quanto ai due bambini portati per precauzione allo Spallanzani dalla Cecchignola “sono senza febbre e in buone condizioni generali. Il primo test – riferiscono i medici – è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus”. Nel pomeriggio è atteso il test definitivo: in caso di negatività “il nucleo familiare, unitamente alla donna, sempre proveniente dalla Città Militare e negativa al doppio test, farà ritorno alla Cecchignola. Il trasferimento avverrà con un mezzo dell’Ares 118 e d’intesa con l’Autorità sanitaria militare”.
Mentre i due coniugi cinesi ricoverati ormai da più di una settimana sono ancora in terapia intensiva: “Le loro condizioni cliniche sono stazionarie, con parametri emodinamici stabili”. Prosegue la terapia antivirale sperimentale.
In totale, fa sapere lo Spallanzani, sono stati valutati, ad oggi, 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 38 risultati negativi al test, sono stati dimessi. Quindici pazienti sono tutt’ora ricoverati: 3 i casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 10 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato e 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici.
In giornata proprio allo Spallanzani si è recato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, per ringraziare “una equipe straordinaria, unita, solidale, dentro un sistema regionale che in questo momento sta dando il massimo. Quindi al di là del racconto degli eventi – ha detto Zingaretti – era giusto incontrare queste persone e ringraziarle a nome di tutta l’Italia”.
Rimane invece ancora in stand by la situazione di Niccolò, lo studente 17enne che non è potuto partire con gli altri italiani per colpa della febbre. “Riportare a casa Niccolò è una priorità – ha detto a Circo Massimo su Radio Capital il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – nelle prossime ore partirà un volo dell’Aeronautica militare per andarlo a prendere e riportarlo in Italia. L’aereo che si utilizzerà per andare in Cina sarà quello rientrato ieri mattina dall’Inghilterra. Dovrà essere sistemato e partirà appena possibile”.
Intanto la psicosi fa salire la tensione: cinque ragazzi cinesi sono stati insultati e minacciati domenica pomeriggio a Roma da un gruppo di adolescenti. “Andate via dall’Italia perché siete infetti dal coronavirus”, avrebbero urlato i tre nei confronti dei cinesi, quattro ragazzi e una ragazza, avvicinati in zona Tuscolana. Dopo le urla, i ragazzi italiani sarebbero fuggiti. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato Tuscolano che hanno fermato uno dei giovani, un 15enne che aveva minacciato con una bottiglia rotta i ragazzi cinesi.
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