Cronaca

Come funzionerà la “mini naja”

mini naja ritorno leva

 Primo via libera dell’Aula della Camera al progetto sperimentale cosiddetto ‘mini-naja’. Il provvedimento, che ora passerà all’esame del Senato, disciplina le modalità per l’avvio di un progetto sperimentale finalizzato a valutare la possibilità di svolgere percorsi formativi volontari in ambito militare.

Destinatari, obiettivi e durata

I percorsi formativi sono rivolti esclusivamente a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Tra i requisiti richiesti, la cittadinanza italiana; il godimento dei diritti civili e politici; l’assenza di condanne per delitti non colposi e di procedimenti penali in atto per delitti non colposi; possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado; non essere stati sottoposti a misure di prevenzione; non aver tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale. 

Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire alle giovani generazioni l’opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza di almeno sei mesi nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell’ordinamento militare. 

Progetti sperimentali: e-learning e difesa cibernetica

per progetto sperimentale di formazione in ambito militare s’intende un progetto, di durata semestrale e non retribuito articolato proporzionalmente in tre step: corsi di studio in modalità e-learning; permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri, comprese le scuole e le accademie militari; forme di apprendimento pratico.

In quest’ultimo caso, l’obiettivo è anche quello di consentire, ove possibile e nei limiti delle risorse, il raggiungimento di obiettivi quali la comprensione del valore civico della difesa della patria sancito dall’articolo 52 della Costituzione quale sacro dovere di ogni cittadino; cognizione degli alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche del Paese attraverso lo strumento militare in Italia e all’estero; conoscenza, in maniera diversificata a seconda dell’età e del grado di istruzione dei partecipanti, delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale, anche attraverso la partecipazione a seminari di studio; studio dell’architettura istituzionale preposta alla protezione cibernetica nazionale.

Attestato e crediti formativi

Al termine dello svolgimento del progetto sperimentale di formazione in ambito militare l’amministrazione della Difesa sarà tenuta a rilasciare un attestato che certifichi l’esito positivo del percorso formativo svolto. L’attestato potrà essere utilizzato, all’atto della collocazione sul mercato del lavoro, quale titolo attestante le specifiche esperienze maturate e costituirà, inoltre, titolo valutabile ai fini della nomina ad ufficiale di complemento. Lo svolgimento con esito positivo del progetto sperimentale di formazione in ambito militare consentirà, inoltre, l’acquisizione di un massimo di 12 crediti formativi universitari. 

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