Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria hanno costretto a casa la maggior parte della popolazione. Questo può tradursi in una serie di disagi, non ultimi quelli legati all’utilizzo dell’auto che, fortemente ridotto nell’ultimo periodo, potrebbe avere ripercussioni sulla batteria.
In un momento dove è utile ridurre quanto più possibile i contatti con gli altri può essere di supporto questo semplice manuale su come ricaricare la batteria “fai da te”. Seguendo i passaggi descritti anche chi non è esperto può provare a risolvere la cosa in caso ci sia bisogno e non si possa fare a meno di utilizzare il proprio veicolo.
Diciamo la verità, è successo a tutti anche prima di questa situazione. Si apre la portiera della propria auto, ci si accomoda nel sedile del guidatore, si inserisce la chiave nel blocchetto di accensione, si gira e … niente. La vettura non si mette in moto perché la batteria è scarica. Ecco perché sapere come caricare la batteria dell’auto può essere sempre utile per evitare di restare bloccati e dover chiamare l’assistenza. Scopriamo come fare in tre semplici passaggi.
Se si sente uno strano rumore provenire dal motorino di avviamento quando si gira la chiave nel blocchetto di accensione, ci siamo, questo è il segnale principale che la batteria della macchina è scarica, mentre se le spie del cruscotto non si accendono assolutamente allora le cause possono essere o che la batteria ha ceduto di colpo o che è scollegata.
La prima ipotesi si verifica solitamente quando si utilizza una batteria dall’amperaggio insufficiente per le richieste di energia della vettura, non solo quelle fondamentali per il funzionamento del motore, ma anche quelle utili per la radio, il condizionatore o il servosterzo.
Un’altra causa che può determinare lo scaricarsi improvviso della batteria è la distrazione del proprietario. Se, infatti, durante l’ultimo utilizzo si sono dimenticati accesi i fari o lo stereo, la batteria tende a scaricarsi con maggiore velocità.
Sommario
Come caricare la batteria dell’auto?
Esistono due rimedi: la partenza a spinta o la ricarica tramite cavi collegati a una batteria di un’altra. In ogni caso è necessario l’aiuto di un vicino o un familiare o poter contare su un secondo veicolo funzionante e disponibile per supportare la ricarica.
La ricarica a spinta
La partenza a spinta è il metodo da utilizzare qualora non si abbiano già i cavi auto da collegare a un’altra vettura o in mancanza di una seconda vettura di supporto, ma è anche quello meno consigliato per le auto dotate di marmitte catalitiche, perché si rischia di danneggiare il dispositivo.
Per procedere con questa soluzione è necessario farsi aiutare da almeno una persona. Una volta a bordo della vettura, ci si deve assicurare alcuni passaggi forse scontati ma indispensabili:
- spegnere tutti gli apparecchi non necessari, come la radio, l’aria condizionata ecc…;
- girare la chiave di accensione;
- impostare la seconda o la terza marcia;
- farsi spingere da un valoroso aiutante;
raggiunta una velocità sufficiente, si deve lasciare di colpo la frizione e contemporaneamente accelerate sul pedale del gas.
Compiuti questi passaggi la vettura si dovrebbe mettere in moto ed è importantissimo non spegnere il motore per evitare di trovarsi al punto di partenza.
Questa è una soluzione “temporanea” che non risolve del tutto il problema ma permette di utilizzare l’auto al momento.
La ricarica con cavi
Il metodo migliore per caricare la batteria della macchina è quello dell’utilizzo dei cavi qualora si abbiano a disposizione.
Per collegare i cavi alla batteria auto è necessario avere vicino un’altra auto dotata di batteria carica e di cavetti batteria per la trasmissione dell’energia.
Per cominciare si deve aprire il cofano di ogni vettura e collegare il cavo rosso al polo positivo prima della batteria carica e successivamente di quella scarica, per poi compiere la stessa operazione con il cavo nero del polo negativo.
Compiuto questo passaggio si prova a mettere in moto la vettura con la batteria carica mantenendo il motore a un regime di rotazione di 2000/2500 giri per alcuni secondi, per poi procedere all’accensione dell’auto dotata di batteria scarica.
Quanto tempo ci vuole per caricare la batteria della macchina?
Ricaricare la batteria auto utilizzando i cavi è un’operazione che richiede davvero pochi: basta mantenere le due auto collegate con i cavi per una decina di minuti per poi procedere al distacco, partendo dai poli negativi per poi procedere con quelli positivi.
Se, invece, si opta per caricare la batteria della macchina con la partenza a spinta, il motore deve restare acceso per circa 30 minuti con tutti gli altri accessori quali condizionatore o radio rigorosamente spenti.
Curiosità a proposito della batteria: in base all’utilizzo ed al tipo di batteria, la durata di questo componente oscilla dai 3 ai 5 anni e il costo per la sua sostituzione professionale varia da 50 a 100 euro.
In collaborazione con L’Automobile