Devono dimettersi dal Consiglio Superiore della Magistratura, e non solo autosospendersi, i togati coinvolti nello scandalo emerso dall’inchiesta di Perugia perché “ricoprono un incarico per cui non appaiono degni”. È la posizione del Comitato direttivo dell’Associazione Nazionale Magistrati, che, al termine della sua riunione, ha approvato all’unanimità un documento, in cui si parla di “gravissime violazioni” che hanno creato “sconcerto, turbamento e indignazione”
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