E’ finita in manette una coppia di Naro, in provincia di Agrigento, che teneva segregato e legato in catene il nipote disabile di cui era tutrice. I carabinieri hanno arrestato i due coniugi che ora sono accusati di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti del trentenne disabile psichico. L’uomo, 33 anni, era affidato agli zii perché la madre avrebbe avuto i suoi stessi problemi di salute mentale.
L’indagine nasce dalla segnalazione di una vicina di casa che aveva notato rumori e situazioni sospette. I carabinieri hanno posizionato delle telecamere nascoste e avviato un’attività di appostamenti in incognito fino all’operazione di sabato pomeriggio e all’arresto in flagranza dei coniugi sulla cui convalida al termine dell’interrogatorio dovrà pronunciarsi il gip Luisa Turco.
“Ho appena appreso – ha commentato il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara – la notizia dell’arresto di due coniugi di Naro che tenevano incatenato un giovane disabile conosciuto in città. Una vergogna che ferisce la nostra comunità e sono certa di parlare a nome di tutti i miei concittadini. Sono comportamenti inqualificabili, esecrabili e meschini”.
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