È di 1.398 euro l’importo minimo della sanzione accessoria per il datore di lavoro che impieghi migranti irregolari in territorio italiano. Importo commisurato al nuovo “costo medio del rimpatrio”, fissato con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 39, firmato dal ministro dell’Interno di concerto con i colleghi della Giustizia, dell’Economia e del Lavoro. È una direttiva europea del 2009, la numero 52, che all’articolo 5 prevede che “le sanzioni inflitte in caso di violazioni del divieto di assunzione illegale includono almeno il pagamento dei costi medi del rimpatrio”: costi che, per il 2018, sono stati appunto stimati in 1.398 euro (con un aumento del 30%), da aggiornare entro il 30 gennaio di ogni anno.
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