Alberto PIZZOLI / AFP
Asia Argento (AFP)
Dopo Jimmy Bennett, l’attore che ha accusato Asia Argento di averlo violentato ancora minorenne, tocca all’attrice, paladina del movimento #metoo, andare nello studio di Massimo Giletti a raccontare la sua versione dei fatti. “Per lei non è stato un anno semplice, ma dopo che abbiamo ascoltato quella di Jimmy Bennett è giusto che sentiamo anche la sua verità”, esordisce il conduttore di ‘Non è l’Arena’. “Ascoltare Bennett mi ha fatto arrabbiare un po’ ma soprattutto mi ha fatto pena vedere i suoi occhi vitrei, non c’era espressione sul suo volto, mi ha ricordato il bambino che ho conosciuto e non ha proseguito carriera… un’anima persa insomma”, dice la figlia del re dell’horror.
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“MI è saltato addosso, sarà durato due minuti”
“Per me era come un figlio perduto, ‘verrò a Los Angeles’ mi disse, mi chiese di studiare un copione come ai vecchi tempi ma lui arriva e non l’aveva neanche portato. Non sapevo che fosse minorenne, pensavo fosse diciottenne perché me lo aveva anche detto. Non è vero ci fosse un accompagnatore, è salito da solo e aveva anche sbagliato ascensore, lo vedo ed è entrato un uomo, ecco perché gli ho preso il viso, sì, quello è vero, perché aveva la barba, non lo riconoscevo”, racconta Asia, “aveva lo sguardo vitreo, come tanti ragazzi che dopo i 13 anni non lavorano più, problemi con i genitori, li ha anche denunciati, mi ha messo tristezza. Gli ho proposto un piccolo ruolo per fare un ruolo in un film indipendente è lì che si illuminò e ci abbracciammo: lui, con ormoni da ragazzo, è impazzito” (e qui Asia ride più volte, ndr), “è difficile raccontare, rido ma è anche una cosa traumatica. Questo mi ha congelata mi è saltato addosso mi ha messo di traverso sul letto, ha fatto quello che doveva fare senza preservativo, sarà durata due minuti… come un coniglio… io gli ho detto come ti è venuta questa cosa, eri il mio sogno, e si è fatto questo selfie… io non ho reagito perché era impensabile, tutto pensavo tranne che questa cosa”.
“I miei figli hanno sofferto tantissimo, per evitare il bullismo ho mandato mio figlio a vivere negli Stati Uniti con il padre. Vorrei tornare a X Factor, riappropriarmi della mia vita, perché i miei figli sono fieri di me, perché l’Italia mi vuole e perché non ho fatto nulla di ciò di cui vengo accusata”, conclude Asia prima di scoppiare in lacrime. “Giletti, che pure di fronte all’autodifesa di Asia durante la trasmissione aveva anche detto “rimango stranito, ma tutto è possibile”, ha chiesto la sua riammissione come giurata – leggiamo su Repubblica – “Sono convinto che sia un errore assoluto togliere Asia da X Factor” ha detto mentre lei continuava a piangere, “chi deve decidere che ci pensi bene” ha detto facendo poi il nome dell’amministratore delegato, Andrea Zappia”.
Perché quel sorriso nelle foto con Weinstein?
E Harvey Weinstein, quelle foto che la hanno ritratta sorridente insieme all’uomo che accusa di aver abusato di lei, una denuncia che diede la stura all’intero movimento #metoo? “Farrow sul NYT ha scritto falsità, non vivevo con Weinstein, non sono mai andata a cena né ho mai dormito o vissuto con lui. E non ho mai lavorato più con lui dopo lo stupro. Mi è saltato addosso, ho sentito che mi ha rubato la mia innocenza, di ragazza, in quel senso lui ha vinto”, racconta, “ad ogni prima dei miei film, a Toronto a Cannes a Venezia, si presentava con il suo fotografo, lui sapeva a chi aveva fatto violenza, era scaltro, e chiamava il suo paparazzo per immortalare una foto sorridente con la vittima. Era una specie di stalker che si presentava di notte alla porta: un orco, io avevo anche paura. Mi ha offerto gioielli, una pelliccia, un appartamento, ho sempre detto di no”.
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