
Un morto in Friuli, due persone salvate in Toscana all’interno della propria auto dalla furia del torrente Maiano, ancora acqua alta a Venezia, 173 persone isolate in Liguria per frane o smottamenti (la situazione più grave a Badalucco, con 800 abitanti coinvolti) il Po che alza i livelli in Emilia Romagna con sorvegliati svegliati gli affluenti Secchia ed Enza.
Torna il maltempo ad affliggere l’Italia, con allerte in 11 regioni, complice il rialzo delle temperature, il vento da sud e le piogge abbondanti che hanno ingrossato molti dei torrenti e fiumi del Paese. Centinaia gli interventi nella notte dei dei vigili del fuoco, soprattutto nel centro-nord: Liguria, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia in testa.
Il fatto più grave tra Cordenons e Zoppola nel guado di Murlis, dove un uomo ha perso la vita. La strada era stata chiusa per l’allerta meteo ma, nonostante il divieto, ha deciso comunque di proseguire tentando di portarsi dall’altra parte della sponda ma è stato bloccato e travolto dalla forte corrente. Con il telefonino ha allertato i soccorritori, ma per lui non c’è stato nulla da fare. I soccorritori hanno dovuto desistere da ogni tentativo di soccorso anche per il rischio che loro stessi potessero essere risucchiati dalla corrente.
I vigili del fuoco di Grosseto sono invece intervenuti per soccorrere due persone rimaste intrappolate a causa del maltempo all’interno della propria vettura nel torrente Maiano nel comune di Magliano in Toscana. La squadra ha raggiunto le due persone recuperandole e portandole in zona sicura incolumi.
Con le piogge incessanti, Venezia si è risvegliata con l’acqua alta, registrando un picco di 119 centimetri. L’acqua, come sempre quando vengono superati i 70 centimetri, ha provocato l’allagamento dell’ingresso della Basilica di San Marco. Il resto della Basilica è all’asciutto. Sulle Alpi è scattata la decisione di annullare la discesa libera maschile di Coppa in Val Gardena causa neve nella parte alta del percorso, visibilità ridotta e pioggia nella parte bassa.
Vento forte che ha creato disagi e qualche danno anche in Romagna. Nella notte appena trascorsa le raffiche hanno soffiato anche a 100 km orari, in particolare nel Ravennate, dove sono crollati alcuni alberi mentre sulla costa sono state più lievi. In provincia di Forlì-Cesena il vento ha avuto una forza massima di 70 km/h e anche qui ci sono state diverse segnalazioni ai Vigili del Fuoco per rami caduti o spezzati e insegne pericolanti. Anche nel Riminese nottata di lavoro per i pompieri che sono intervenuti in varie zone per le stesse problematiche.
Nella comunità di San Patrignano, sulle colline dell’entroterra, il vento ha sradicato alcuni pannelli fotovoltaici sul tetto di una struttura. La strada consolare da Rimini alla Repubblica di San Marino è rimasta chiusa per alcune ore a causa di un albero caduto su un’auto. Il guidatore è rimasto illeso.
In Liguria, è tornato il sole dopo la terza allerta rossa in meno di due mesi, prima estesa a tutta la regione. L’ondata di maltempo ha causato i problemi maggiori nel Ponente, con la zona della Valle Armea interessata da piene dei corsi d’acqua e frane che hanno interrotto temporaneamente alcune strade provinciali e comunali. Ma è emergenza frane: 7 quelle importanti aperte nel ponente ligure, con oltre 60 persone sono rimaste isolate per smottamenti e viabilità interrotta. La perturbazione nella notte si è poi spostata a Levante, dove ha provocato disagi nello spezzino, quasi al confine con la Toscana. I fiumi Vara e Magra sono rimasti per tutta la notte monitorati, ma la situazione è sotto controllo.
Restano invece isolate 70 persone a Torenco, frazione nel Comune di Follo, dove è crollata l’unica strada carrabile di accesso all’abitato: le persone possono muoversi solo a piedi. Riaperta questa mattina a senso unico alternato la strada della Litoranea a Riomaggiore, alle Cinque Terre, chiusa nel pomeriggio di ieri per rischio frana. Il mare ha infierito ancora una volta sulla costa, specie nel litorale del savonese, dove – ad esempio ad Alassio – a difesa delle onde sono stati piazzati sacchi di sabbia. Secondo le previsioni sono attesi ancora residui di pioggia, specie sul Levante ligure, ma poi sarà il sole a farla da padrone, almeno fino alla vigilia di Natale. Il mare resta sorvegliato speciale, con una nuova mareggiata attesa per domani.
Le piogge di questi giorni hanno fatto scattare un nuovo allarme per la frana di Quincinetto sull’autostrada Torino-Aosta. Questa mattina, infatti, riferisce la Regione Valle d’Aosta, dopo un breve momento in cui era stata attivata la fase 3 della procedura di allertamento per la frana in località Chiappetti a Quincinetto, fase che prevede la chiusura del tratto di autostrada A5 Pont-Saint-Martin – Quincinetto, e “in seguito a un repentino miglioramento dei parametri di controllo”, si è passati alla fase di allertamento 2, che prevede la riapertura di una carreggiata con corsia unica in entrambe le direzioni. La situazione è costantemente monitorata dal Sistema di Protezione civile regionale.
In Toscana la Sala operativa unificata della Regione ha emesso un codice arancione per vento, pioggia, e temporali forti fino alle 14 di oggi. Le aree maggiormente interessate sono la parte nord occidentale della regione, compresa il litorale e il suo interno. Miglioramento dal pomeriggio.

Il crollo di un tratto della Cassia nel senese
Il maltempo ha fatto crollare un pezzo della statale Cassia, tra Abbadia San Salvatore e Radicofani, in provincia di Siena. Il presidente della Regione Enrico Rossi si è immediatamente attivato e ha deciso di proclamare oggi stesso lo stato di emergenza per l’intero territorio regionale, per gli eventi meteo di queste ultime ore.
“La strada statale Cassia è interrotta e anche le strade provinciali intorno versano in condizioni di difficoltà – afferma il presidente – Ho già convocato una riunione per lunedì 23, con Anas, Provincia di Siena e con i Comuni interessati insieme ai tecnici della Regione. Faremo tutto il possibile per risolvere il problema e ridurre i disagi”.
Sommario
Annullate tre gare di Coppa del mondo
Giornata difficile per gli sport invernali oggi lungo la catena alpina. Sono ben tre le gare di Coppa del mondo annullate causa maltempo. Le nevicate della notte e del mattino, unite alla scarsa visibilità, hanno portato le giurie di gara a annullare la classica discesa libera maschile sulla pista ‘Saslong’ in Val Gardena, la discesa libera femminile sulla ‘Oreiller-Killy’ in Val d’Isere e la prima gara della Coppa di skicross a San Candido in Alto Adige.
In Val Gardena, la neve nel tratto superiore della pista e la pioggia nella parte bassa, hanno reso impraticabile il tracciato. È la sesta volta in oltre 50 anni di storia della mitica Saslong che l’evento subisce un annullamento. I precedenti, per motivi di carenza di neve o maltempo, risalgono al 1973, 1994, 1997, 2000 e 2011.
Pioggia e neve hanno reso impossibile lo svolgimento anche della prova di skicross. La Federazione Internazionale Fis comunicherà a breve il nuovo programma ma, per quanto concerne, il settore femminile, ha già anticipato che proverà a far disputare la stessa discesa nella giornata di domani cancellando la combinata alpina inizialmente prevista. Tuttavia le previsioni meteorologiche parlano di intense precipitazioni nevose nel corso della serata e della nottata. Per quanto concerne il Circo bianco al maschile, domani è in programma lo slalom gigante sulla Gran Risa in Val Badia.
Vento e mareggiate in Sardegna
In Sardegna, sotto l’acqua da giorni, le condizioni meteo non migliorano nel fine settimana .Per mezza isola, dal Sassarese all’Oristanese, passando per le zone interne, dalle 14 è scattata un’allerta arancione (moderata) della protezione civile regionale, fino alle 18 di domenica, 22 dicembre, per rischio idraulico. L’allerta è gialla, invece, nelle altre parti dell’isola.
La protezione civile ha diffuso un avviso anche per condizioni meteo avverse per vento e mareggiate, previsti dalla mezzanotte di domenica fino alle 18 di lunedì 23 dicembre. Dalle prime ore di domani sono previsti venti forti fino a burrasca sulle coste settentrionali, occidentali e meridionali della Sardegna e sui rilievi maggiori.
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