Cultura

Alla Mostra del Cinema di Venezia si è temuto di perdere tutti i film americani

AGI – La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia inizia domani e si annuncia come una delle più interessanti degli ultimi anni. E lo stesso direttore artistico, Alberto Barbera, promette che sarà un’edizione di “grande cinema” con alcuni dei titoli più attesi dell’autunno. “Offriremo una visione a 360 gradi del panorama attuale“, dichiara alla vigilia dell’apertura.

“Come sempre, offriremo un voluto equilibrio tra il grande cinema che tutti si aspettano da un festival prestigioso e un lavoro di esplorazione delle cinematografie emergenti”, assicura il giorno prima dell’inizio della Mostra.

E aggiunge: “Insomma, una visione a 360 gradi di ciò che sta accadendo nel cinema”. Barbera non nasconde che lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori a Hollywood abbia creato molti problemi e preoccupazioni. Perchè questa vertenza sindacale non comporta solo un controllo delle produzioni negli Stati Uniti, ma, poichè riguarda la Mecca del cinema mondiale, ha ripercussioni anche sui festival di tutto il mondo che ospitano le anteprime.

E Venezia sarà il primo. Per questo motivo, all’inizio si temeva il peggio, con assenze rumorose, promozioni fallite, anteprime ritardate… ma alla fine Barbera ritiene che non sarà cosi’ grave e che l’evento avrà “abbastanza” celebrità.

“Non tutti verranno, ma diciamo che, in ogni caso, avremo un numero di star sufficiente a garantire che il red carpet non venga completamente sprecato”, sottolinea. Gli organizzatori della Mostra del Cinema avevano chiuso il programma il 12 luglio e lo sciopero è stato proclamato solo due giorni dopo. “Siamo arrivati a credere che rischiavamo di perdere tutti i film americani”, ammette Barbera. 

Alla fine però ne è saltato solo uno, anche se è un forfait doloroso: ‘Challengers’, l’ultimo di Luca Guadagnino con Zendaya, che avrebbe dovuto aprire il festival, ma è stato ritirato perchè il produttore ha preferito rimandare la prima a tempi più tranquilli per poter contare sul potere promozionale della giovane star. “Tutti gli altri titoli sono stati confermati.

L’unica differenza è che alcuni attori non verranno. Quelli legati agli studios o alle piattaforme che sono in sciopero non possono partecipare alla Mostra, quindi ci saranno meno attori sui tappeti rossi, ma tutti i registi saranno presenti”, spiega.

Le star più attese

Da domani al 9 settembre, quando sarà annunciato il nuovo vincitore del Leone d’Oro, Sofia Coppola sarà al Lido di Venezia con il suo biopic sulla moglie di Elvis, ‘Priscilla’, e l’intero cast ha già confermato la propria presenza, compreso Jacob Elordi.

Sono attesi anche Adam Driver e Penelope Cruz, entrambi protagonisti di ‘Ferrari’ di Michael Mann; il cileno Pablo Larrain, con la sua satira-horror ‘Il conte’; Jessica Chastain, protagonista dell’enigmatico ‘Memory’ del regista messicano Michel Franco.

Hanno invece rifiutato di partecipare Bradley Cooper, regista e protagonista di ‘Maestro’ ed Emma Stone, protagonista dell’ultimo film di Yorgos Lanthimos, ‘Poor Things’.

Barbera, critico cinematografico che dal 2011 è alla guida del più antico festival cinematografico internazionale del mondo, è naturalmente un esperto del settore e, interrogato sullo sciopero a Hollywood, comprende molte delle ragioni che hanno spinto gli artisti a scendere in campo.

Soprattutto la necessità di proteggere gli attori e le attrici più vulnerabili, quelli che normalmente non assaporano il glamour della Settima Arte, ma sottolinea anche la richiesta di “regolamentare l’Intelligenza Artificiale” e impedire che spazzi via interi settori dell’industria. “è uno strumento straordinario, non c’è dubbio, ma va regolamentato. Il rischio che sostituisca il lavoro di interi settori come gli sceneggiatori, gli autori o i tecnici degli effetti speciali è forte. La tecnologia non può essere condannata, ma deve essere regolamentata”, afferma. 

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