Quorum mancato per i due quesiti del referendum sulla messa a bando di gara del servizio pubblico di Roma. L’affluenza finale dei votanti alla chiusura dei seggi alle ore 20 è del 16,38%, quando il quorum era fissato al 33,3%. A partire dalle 8 di domenica mattina hanno votato 386.785 cittadini,
A promuovere l’iniziativa referendaria il Comitato Si’ Mobilitiamo Roma di Radicali Italiani, cui si è aggiunta l’indicazione di voto favorevole del Pd, schierati per il No il M5s della sindaca Virginia Raggi, i sindacati confederali, Fratelli d’Italia e le sinistre.
#AtacRestaDeiCittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 11 novembre 2018
“Il Campidoglio ha creato il caos nella partecipazione dei cittadini. Oltre 300 mila aventi diritto non hanno potuto votare – studenti fuori sede, lavoratori non residenti – per le regole date proprio dal Campidoglio. E’ stata data informazione solo nelle ultime 48 ore e molti non hanno neanche saputo che potevano votare. Noi auspicavamo di arrivare oltre i 300 mila voti” ha detto il deputato di +Europa, Riccardo Magi, nella sede del Comitato referendario.
“E’ comunque un risultato consistente date queste condizioni – ha aggiunto – è una sconfitta per la democrazia diretta ma soprattutto per la capacità della giunta Raggi, che tanto parla di democrazia diretta, di organizzare operazioni ordinate e regolari”. E ancora: “Questa consultazione per noi è l’inizio della costruzione di un’alternativa a questa giunta che continua a dire che tutto va bene”.
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