AGI – Saggistica d’attualità, temi sociali, spirituali, politici e ambientali ed un tocco multimediale modernissimo: per volontà della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù è nato Il Pellegrino Edizioni, nuovo marchio che punta a creare un dialogo profondo e vivo tra autori e lettori di ambito cattolico e quelli delle altre religioni e del mondo laico. Obiettivo dichiarato, porsi come spazio culturale aperto a dibattito e confronto, recuperando contributi di grandi autori del passato ed amplificando voci del presente a partire dalla più autorevole di tutte, quella di Papa Francesco, che aprirà la produzione de Il Pellegrino con il suo nuovo libro ‘Ricordatevi di pregare per me’ sugli scaffali dal 13 febbraio. Ad ulteriore testimonianza della forza dell’operazione, direzione e gestione del progetto sono state affidate a due professionisti con alle spalle significative esperienze in alcune delle più importanti realtà editoriali del nostro Paese: lo scrittore e teologo Natale Benazzi e l’ex responsabile Ufficio Diritti Neri Pozza Chiara Libonati. Ad entrambi l’AGI ha chiesto lumi sui primi passi e la progettualità a lungo termine di questa nuova casa editrice.
Chiara Libonati, Il Pellegrino Edizioni nasce all’alba del 2024: si tratta di un caso o una scelta temporale motivata?
Una scelta motivata, dall’intenzione di arrivare strutturati e pronti ad un appuntamento fondamentale come il Giubileo per stabilire un dialogo con i lettori su argomenti di grande valore.
Quale fetta di mercato puntate a coprire?
Oggi sembra esistere una netta separazione tra editoria religiosa, o identificata come tale, e generalista. Pur essendo la nostra una casa editrice di un ordine religioso noi invece vogliamo rivolgerci ad entrambi i pubblici e riunirli puntando alla trasversalità, attraverso la pubblicazione di testi che trattano di etica e spiritualità in modo narrativo forte. Andiamo verso un pubblico che non entrerebbe in una libreria religiosa, con l’idea di fare da ponte tra due realtà che hanno convissuto sempre separate. Anche da un punto di vista puramente editoriale, in un momento di crisi strutturale del settore differenziarsi aiuta ad essere riconoscibili.
A proposito, sulla copertina dei vostri libri ci sarà un Qrcode: a cosa servirà?
Si tratta di una scommessa di novità: il Qrcode a centro copertina non avrà solo il compito di garantirci una riconoscibilità impattante in libreria, va anche incontro alle modalità di comunicazione di oggi. Crediamo possa diventare elemento di grande forza permettendo al lettore di “entrare” nel libro non appena lo impugna, traendo informazioni immediate sui suoi contenuti in una dimensione multisensoriale tecnologica attualissima. E’ una porta sui testi che per ognuno è stata concepita ad hoc con una struttura ed un’identità unica, adattata al diverso potenziale lettore. Nel caso di ‘Settanta volte sette’ di Alex Mar, ad esempio, si accederà a un booktrailer, mentre l’entrata multidimensionale al nuovo libro di Papa Francesco permetterà di avere anticipazione delle preghiere che il Santo Padre recita. Sfruttare le possibilità che la tecnologia offre ci aiuterà a raggiungere anche i più giovani. Ma attenzione, non volgiamo disturbare nessuno: la prima indicazione che comparirà sarà quella di abbassare il volume.
Tra i primi titoli in uscita spicca, appunto, l’ultimo libro del Papa: diventerete la sua casa editrice di riferimento?
Purtroppo no, anche se ne saremmo stati ovviamente felici: il Papa pubblicherà ancora con la Libreria Editrice Vaticana. Ci è solo sembrata una bella idea raccontare ai lettori il modo in cui Bergoglio pensa alla preghiera e la pratica.
Natale Benazzi, in termini di tematiche quale sarà la proposta de Il Pellegrino?
Ci concentreremo su storie vere e riflessioni su temi etici sensibili. I nostri testi potranno essere recuperi della tradizione classica – come nel caso di ‘Come un testamento spirituale’ di Simone Weil o ‘Quaderni in ottavo’ di Franz Kafka – ma anche espressioni del tempo nuovo, toccando questioni come quella dell’intelligenza artificiale e della giustizia riparativa – il libro di Alex Mar, che esplora argomenti come colpa, perdono e reintegrazione del colpevole nella società, ne è un esempio. Non mancheranno testi politici, come quelli dedicati alle guerre in luoghi come Palestina, Ucraina e nel Continente africano. E nemmeno riflessioni sui grandi nodi della società italiana, a partire dal libro di Francesco Occhetta ‘Democrazia. La sfida della fraternità’, che esplora la possibilità che proprio la fraternità torni ad essere nucleo centrale della democrazia nazionale.
Il nuovo libro del Papa vi farà da apripista in libreria: può anticipare qualcosa in termini di contenuti?
Attraverso preghiere e testi il Santo Padre spiega in questo libro il senso della sua attitudine a rivolgersi al Signore, nonché il profondo significato dell’atto di pregare per prepararsi al Giubileo. La prefazione di suo nipote, il padre gesuita José Luis Narvaja, regala al testo una preziosa introduzione al significato profondo della preghiera per Francesco: attraverso le parole di un uomo che lo conosce a fondo ci sono rivelate anche le intime radici della sua attenzione al dialogo con il Divino. ‘Ricordatevi di pregare per me’ non è titolo casuale, riprende una frase che il Papa non manca mai di pronunciare e davvero merita un approfondimento.
Il vostro catalogo andrà da Simon Weil a Kafka ad autori moderni: qual è il criterio di scelta delle opere?
Il parametro di selezione è paradossalmente semplice: daremo luce a testi che obblighino il lettore a fare un salto di qualità nella lettura e nella sua stessa esistenza. Libri per chi non si accontenta. Il punto non sarà la celebrità degli autori proposti, ma la pienezza del contenuto. Volumi di cui non ci si dimentica dopo l’ultima pagina, che vogliono resistere al tempo in quanto densi di idee e capaci di portare alla riflessione e al cambiamento. Abbiamo scelto di tradurre molto, ma non mancheranno autori italiani. Tra gli altri, mi viene da citare il pedagogista Mario Pollo, il cui testo sul nichilismo e le ricadute di esso sulla società sarà di certo una delle sorprese dei prossimi mesi.
Uno dei libri in uscita, ‘Dio fra le righe’ di Lorenzo Fazzini, esplora la domanda religiosa ‘nascosta’ nella narrativa contemporanea chiudendosi con una postfazione di Nicola Lagioia: coinvolgerete altri narratori laici di fama nel progetto Pellegrino Edizioni, magari con opere inedite?
Innanzi tutto una parola sulla scelta di prediligere le postfazioni alle prefazioni: riteniamo che al termine della lettura di un libro cresca la voglia di approfondimento dei temi che affronta. Nel caso del testo di Fazzini, la chiosa di Lagioia, ricchissima di tematiche, apre altre prospettive di interpretazione. In futuro coinvolgeremo di certo altri autori laici, cui saranno affidate anche opere inedite. Vogliamo un catalogo aperto a tutti: l’importanza del confronto resta essenziale. Il nostro riferimento è una frase del Cardinal Martini: la Chiesa non può accontentarsi di parlare a credenti che pensano poco.