AGI – Il fine settimana lungo di Ognissanti fa accelerare il turismo. Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 5 milioni di pernottamenti, 1,2 milioni in più dello scorso anno, che però scontava ancora alcune limitazioni legate alla pandemia. È quanto emerge dalle stime elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indagine realizzata sui portali on-line di promo-commercializzazione turistica.
Dall’indagine emerge un tasso di occupazione dell’offerta analogo a quello rilevato per lo stesso periodo del 2019, anche se sui portali si rileva il 20% di strutture in meno. Alcune, probabilmente, hanno deciso di restare chiuse perché l’aumento delle tariffe energetiche rende poco conveniente l’attivita’; altre hanno deciso di uscire, almeno per questo ponte, dai portali online e affidarsi solamente alla vendita diretta.
Comunque, nel prossimo week end si registrerà un notevole movimento di turisti italiani e stranieri che si dirigeranno prevalentemente verso le città d’arte, i borghi e le aree di interesse paesaggistico, ma anche verso le altre tipologie di turismo. A spingere i flussi turistici le buone previsioni meteo, ma premiano anche gli eventi, dalla Fiera internazionale di Alba a LuccaComics.
Per ponte #ognissanti e #giornodeidefunti previsto traffico inteso sulle principali arterie autostradali.
Limitazione di circolazione ai mezzi con massa superiore a 7,5 t per il #30ottobre e #1novembre.
Seguite gli aggiornamenti di #viabilitàitalia https://t.co/36LmYvGHAN pic.twitter.com/08vrldtsqC— Polizia di Stato (@poliziadistato) October 28, 2022
La tendenza positiva è attesa per tutti i prodotti turistici, anche se con andamenti diversificati. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle citta’/centri d’arte si attesta all’88%, con punte di oltre il 90% nelle principali citta’ italiane.
Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località marine, con una saturazione del 65% dell’offerta disponibile e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi. Stesso trend per le località lacuali e di montagna che si attestano rispettivamente al 74% e al 73% di occupazione. Invece, per le località del termale il tasso rilevato è del 79%.
Ad andare meglio le regioni del Nord Ovest e del Nord Est. Anche per alcune realtà del Centro le aspettative risultano particolarmente favorevoli, mentre per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione rilevati risultano decisamente piu’ contenuti.