A giudicare dai selfie e dalle foto, i romagnoli sembravano oggi essersi scordati di come era fatto il mare Adriatico, particolarmente azzurro nella prima giornata di ‘Fase 2’.
In tutte le località della riviera dell’Emilia-Romagna numerose persone stamani sono tornate a popolare i lungomari: di assembramenti non ve n’è stata traccia e nessuno è stato visto passeggiare sulla spiaggia il cui accesso è ancora vietato.
Nei centri storici le vie sono tornare a popolarsi seppur in maniera molto ordinata: a Rimini, Cesena, Ravenna e Forlì non si sono registrate situazioni difficili nemmeno nei parchi che, seppur riaperti, non sono stati per ora teatro di situazioni in cui il distanziamento sociale non è stato rispettato. Molti anziani protetti da mascherine hanno potuto respirare una prima aria di libertà.
Alle fermate dei bus e nelle stazioni ferroviarie sono apparsi un po’ ovunque i ‘facilitatori’ per un accesso ordinato ai mezzi che sono apparsi abbastanza vuoti.
A Ravenna, tra le prime a riaprire c’è la biblioteca Classense: qui i volumi riconsegnati saranno depositati per un periodo massimo di nove giorni in una sala areata a scopo precauzionale. I blocchi stradali di controllo che mordevano la provincia di Rimini all’epoca della zona rossa sono ormai un ricordo ma rimane un presidio costante al confine con la regione Marche: sulla strada statale 16 si sono formate anche lunghe code a causa dei controlli sulle autocertificazioni.
Un mare, quello Adriatico, che ora attende i turisti, ovviamente insieme ai numerosi operatori, molti dei quali potrebbero non riaprire mai più.