Cronaca

Scoppia il caso Siracusa: museo e ospedale focolai dell’epidemia

L’esplosione di un focolaio all’ospedale Umberto I di Siracusa con la diffusione del coronavirus in quattro reparti ha trasformato in un caso la gestione dell’Azienda sanitaria di Siracusa. L’ultimo contagio, in ordine di tempo, è avvenuto nelle prime ore del mattino di oggi con la positività di alcuni pazienti di Geriatria, che hanno costretto il primario a chiedere “il blocco transitorio dei ricoveri in Medicina/Geriatria”, “l’esecuzione dei tamponi di tutto il personale medico ed infermieristico” e “la sanificazione dei locali per mettere in sicurezza i pazienti e gli operatori”.

A questi casi, si è aggiunto nelle ore successive, quello di un’operatrice del Pronto soccorso, come denunciato dalla Cgil di Siracusa che, dopo aver presentato un esposto in Procura contro la gestione dell’emergenza sanitaria dell’Asp, ha chiesto ieri la rimozione della catena di comando dell’azienda.Le inchieste giornalistiche sul caso Siracusa realizzate dall’AGI e dalla trasmissione Report hanno scosso e preoccupato l’opinione pubblica. 

“C’è ormai una frattura insanabile tra la città e i vertici sanitari siracusani ed è un frattura che deve essere superata perché dobbiamo creare un nuovo clima di fiducia che ormai non c’è più”, ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha già parlato con il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, per “trovare una soluzione” mentre il parlamentare nazionale del Pd, Fausto Raciti, ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute per chiedere la rimozione del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Ficarra. “In Sicilia i cittadini hanno diritto ad un sistema sanitario – ha detto il deputato nazionale del Pd – all’altezza di fronteggiare una crisi epidemiologica come questa, e pare del tutto evidente, per le cose che avevamo già segnalato e per quelle emerse dalla puntata di Report, che questo compito a Siracusa non possa più essere affidato al direttore generale Ficarra”.     

Oltre a Geriatria, il contagio si era già diffuso nei reparti di Cardiologia, con quattro persone positive, tra medici ed infermieri, Pronto soccorso, quattro medici e l’operatrice sanitaria, ed Oncologia, un medico e due infermieri. Proprio ieri, l’Asp di Siracusa ha deciso di trasferire i pazienti oncologici in un ospedale non Covid, il Di Maria di Avola. “Esigiamo la verifica dei fatti e chi ha sbagliato deve pagare” affermano i parlamentari nazionali del M5S Paolo Ficara Filippo Scerra, Maria Marzana ed il senatore Pino Pisani.

“Auspichiamo che si faccia il massimo – spiegano i parlamentari del M5S – della  chiarezza sulle modalità di  gestione della crisi da parte della sanità siracusana, in modo che, se ci sono state delle condotte errate o delle mancanze, devono essere punite in maniera adeguata. Lo si deve alle famiglie di chi purtroppo ha perso la vita, ai cittadini, ma anche al rispetto della dignità di quanti, medici e personale sanitario, stanno combattendo in prima linea questa drammatica guerra.”. 

Il caso Siracusa ha un versante giudiziario. C’è anche un’inchiesta della Procura di Siracusa, che, oltre ad avere acquisito l’esposto della Cgil, ha un fascicolo aperto sulla morte del direttore del Parco archeologico  di Siracusa, Calogero Rizzuto, dopo la denuncia del parlamentare regionale Nello Dipasquale su presunti ritardi nelle fasi di ricovero della vittima all’ospedale della città siciliana. Nei giorni successivi è deceduta anche una collaboratrice di Rizzuto, Silvana Ruggeri, 52 anni, mentre è stata ricoverata un’altra funzionaria della Sovrintendenza ed ex responsabile del Museo archeologico Paolo Orsi. Altri dipendenti dell’ente regionale, che ha sede in piazza Duomo, a Siracusa, hanno sintomi influenzali ed alcuni di essi sono in attesa dell’esito dei tamponi. Una catena di contagi che farebbe pensare ad un secondo focolaio, scoppiato, però, prima di quello che ha riguardato l’ospedale.

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