Cronaca

Oltre 1.250 i morti positivi al coronavirus. I casi totali sono 17.660

In Italia il numero totale di contagi da coronavirus è salito a quota 17.660. Le persone attualmente positive sono 14.955 (2.116 in più rispetto a ieri), i deceduti risultati infetti sono 1.266 (250 in più rispetto a ieri) e i guariti 1.439 (181 in più rispetto alla giornata precedente. È l’ultimo bilancio comunicato dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. I pazienti in terapia intensiva sono saliti di 175 unità a quota 1.328.

Secondo un’elaborazione YouTrend, il tasso grezzo di letalità è del 7,17%, i ricoverati in terapia intensiva sono l’8,88% su casi attuali e il 7,52% sul totale dei casi.

  • 20:27

    433 persone denunciate a Napoli per violazione del decreto

    Sono 433 le persone denunciate tra Napoli e provincia per aver violato le disposizioni del dpcm per il contrasto della diffusione del contagio da coronavirus. I dati si riferiscono a monitoraggi effettuati nelle giornate dell’11 e del 12 marzo nell’area metropolitana di Napoli dalle forze dell’ordine, dalle Specialità della polizia di Stato e dalle Polizie municipali, in totale 3.345 persone, e sono diffusi dalla prefettura di Napoli.

    Nel dettaglio, le persone controllate sono 7878, di cui appunto 433 le denunciate; gli esercizi commerciali controllati 3108, e in 103 casi sono stati denunciati i titolari.

  • 20:23

    In Francia 79 morti e 3.661 contagi

    Secondo l’ultimo bilancio ufficiale del ministero dalla Salute francese, 79 persone sono morte a causa del Covid-19 e 3.661 sono contagiate. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 800 nuovi casi. Sono 154 le persone ricoverate in gravi condizioni.

  • 20:16

    Il virologo Pregliasco: tra due settimane i primi risultati della stretta

    “Non dobbiamo purtroppo stupirci se i contagi e i decessi continuano ad aumentare esponenzialmente, bisognerà aspettare ancora due settimane prima di vedere i risultati delle misure restrittive messe in atto in tutta Italia per mitigare la diffusione del coronavirus”. Lo ha detto all’AGI Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano.

    “È troppo presto per sperare di vedere un cambiamento significativo”, dice. “Ci vuole all’incirca una settimana per scorgere un primo segnale positivo, e 2 settimane per sperare in una frenata o rallentamento. Nel frattempo – conclude – bisogna continuare a combattere e a stringere i denti rispettando le misure restrittive”.

  • 20:07

    Operatività limitata per 9 aeroporti

    Le società di gestione degli aeroporti Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso limiteranno la propria operatività a partire da domani, 14 marzo 2020, ad eccezione di Milano Linate che inizierà lo stop temporaneo da lunedi’ 16 marzo. Lo comunica l’Enac. 

    “Devono garantire l’operatività aeroportuale senza limitazioni le società di gestione degli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali” dispone Enac aggiungendo che “in tutti gli aeroporti verranno comunque garantite alcune attività tra cui le esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo”.

  • 20:04

    La Polonia chiude le frontiere

    La Polonia ha deciso di chiudere le frontiere ai viaggiatori stranieri a partire dalla mezzanotte di sabato per frenare l’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato il primo ministro, Mateusz Morawiecki. I polacchi che rientrano nel Paese devono fare una quarantena di quindici giorni. 

  • 19:04

    Si riduce l’offerta che riguarda i treni a lunga percorrenza

    Al via una riduzione dell’offerta per i treni a lunga percorrenza. La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato oggi un decreto per la riprogrammazione dell’offerta di trasporto ferroviario passeggeri. In un comunicato, si spiega che la “misura è resa necessaria dall’esigenza di contrastare e contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus e a tutela dei viaggiatori e dei dipendenti delle imprese ferroviarie”.

    Il decreto assicura, per ogni direttrice, il collegamento con almeno una coppia di treni Trenitalia e NTV e garantisce tutti i servizi essenziali. Trenitalia potrà inoltre valutare ulteriori rimodulazioni del servizio Intercity se la domanda di mobilità dovesse ridursi ancora rispetto al numero di treni programmati.

    Nessuna limitazione è prevista per il servizio di trasporto merci e di carattere emergenziale. Le disposizioni del decreto sono in vigore fino al 25 marzo e si applicano anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano. 

  • 19:02

    La Lombardia taglia i trasporti

    Stretta della Regione Lombardia sui trasporti pubblici urbani ed extraurbani, compresa la navigazione dei laghi e le funicolari. L’attesa ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, operativa da domani con lo scopo di contrastare il coronavirus riguarda anzitutto il servizio ferroviario regionale operato da Trenord, e prevede l’adozione di una programmazione equivalente a un giorno festivo, con un servizio pari al 40% – 60% della giornata feriale tipo; saranno quindi cancellate il 60% – 40% delle corse, in misura variabile da linea a linea.

    Soppresso il Malpensa Express dalla stazione di Cadorna, confermato quello dalla Centrale. Per i servizi urbani, si adotterà una programmazione equivalente al periodo festivo o un servizio pari al 50% – 60% della giornata feriale nel periodo scolastico-invernale, garantendo almeno 1 corsa ogni 30 minuti, fatte salve le linee che già oggi hanno frequenze minori. 

  • 18:56

    La Cassazione proroga lo stop delle udienze fino al 10 aprile

    Proroga dello stop alle udienze civili e penali – tranne gli atti urgenti – in Cassazione fino al 10 aprile. Lo ha disposto oggi il primo presidente della Suprema Corte Giovanni Mammone.

    “Nel settore civile – si legge nel documento – tutte le udienze e le adunanze camerali fissate nel periodo dal 23 marzo al 10 aprile 2020 sono soppresse” e “le relative cause rinviate a nuovo ruolo” in una data “successiva al 31 maggio”. Stessa situazione nel penale, dove i presidenti di sezione “individueranno, di regola, una sola udienza settimanale” per trattare i processi piu’ urgenti, quali quelli su misure cautelari o in cui sono i difensori o gli imputati a farne richiesta.

  • 18:53

    Nove vittime in un giorno nelle Marche

    Sono 9 i marchigiani deceduti nella giornata di oggi e sono 36 le vittime dall’inizio della crisi: si tratta del maggior numero di morti registrato in un solo giorno dall’inizio della crisi. I pazienti deceduti sono 7 uomini e 2 donne: gli uomini sono deceduti a San Benedetto del Tronto e la vittima aveva 81anni, Pesaro (85 anni), Marche Nord (92, 84, 72 anni), Torrette di Ancona (80 anni) e Urbino (76 anni), dove sono morte anche le due donne (89 e 94 anni). Tutti avevano patologie pregresse. Lo ha comunicato poco fa il gruppo operativo della Regione Marche che sta affrontando l’emergenza sanitaria. Trenta delle 36 vittime risiedevano nella provincia di Pesaro-Urbino, 4 in quella di Ancona, 1 in quella di Macerata e 1 a Fermo

  • 18:49

    Si ferma anche Parma “Capitale della Cultura 2020”

    “La situazione di emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha di fatto bloccato i progetti culturali di Parma Capitale Italiana della Cultura e azzerato l’attrattività dei nostri territori. Ad oggi, come disposto dai provvedimenti adottati, tutte le attività culturali sono sospese fino al 3 aprile e alcune di esse sono state purtroppo cancellate”: lo annuncia il Comitato per Parma 2020.

    “Per non disperdere il grande sforzo sin qui compiuto e l’inestimabile patrimonio di eventi messi in cantiere da decine e decine di soggetti che questo grande progetto aveva evocato – si spiega in una nota – stiamo tentando l’impossibile per riprogrammare il maggior numero di attività nella seconda meta’ dell’anno o, in molti casi l’anno prossimo”.

    Per quanto riguarda Parma 2020 “in queste settimane spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra – stiamo prendendo contatto con tutti i responsabili dei progetti e cercheremo insieme di capire come si possa rimodulare il palinsesto di un anno che pare tuttavia gravemente compromesso, in attesa di capire se potremo essere Capitale Italiana della Cultura anche nell’anno 2021, decisione che darebbe a questa rimodulazione un respiro diverso. Siamo grati al presidente Bonaccini – conclude l’assessore – e ai sindaci Reggio Emilia e Piacenza per il loro appello per ‘Parma 2021′ e che l’intera Destinazione Emilia abbia quindi ancora una volta dimostrato l’unita’ di intenti che continua ad esistere intorno al progetto di Capitale Italiana della Cultura”.

  • 18:47

    Appello dall’Emilia Romagna: “Servono medici e infermieri”

    Un appello a medici in pensione e anche alle università per anticipare i diplomi di laurea degli infermieri: e’ stato rivolto dal commissario per l’emergenza coronavirus in Emilia Romagna, Sergio Venturi, durante una diretta Facebook.

    “Nel giro di una settimana, dieci giorni, ci aspettiamo una significativa riduzione dei contagi. Questi sono i dieci giorni più difficili che abbiamo davanti. Quindi – ha spiegato Venturi – suggerisco a tutti quelli che possono e anche quelli che sono andati in pensione, che se vogliono dare una mano possono contattare le aziende sanitarie. C’è bisogno di medici”.

    Poi un invito alle università ad anticipare i diplomi di laurea degli infermieri perché “questo vorrebbe dire che già la prossima settimana ci potrebbero essere 100 infermieri in piu’ a lavorare nei nostri ospedali”. Venturi, in particolare, si e’ rivolto all’università di Parma dove ci “sono oltre 30 infermieri che si possono laureare già la prossima settimana”. 

  • 18:36

    Solo due deceduti non avevano altre patologie

    “Solo due persone decedute sono risultate al momento non portatrici di altre patologie, ma sono cartelle cliniche che dobbiamo esaminare al dettaglio. Circa il 45-47% delle vittime ha tre o piu’ patologie”. Lo ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro nel punto stampa in Protezione Civile.

    “Quanto ai due pazienti deceduti sotto i 40 anni – ha aggiunto – uno di 39 anni aveva una patologia neoplastica, morto in ospedale. Un altro, sempre di 39 anni, e’ morto a casa e aveva alcune comorbosità: diabete, obesità e altri disturbi”.

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