
“Forse a Roma non capiamo che il virus sta già cominciando a circolare, anche se le catene di trasmissione sono ancora piccole: ne dobbiamo prendere atto, altrimenti arriva il patatrac come a Lodi, solo che stavolta siamo avvertiti”. Lo ha detto a Radio anch’io su Radiouno Gianni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha rinnovato l’invito a ridurre il rischio di contagio.
“I giovani escono – ha aggiunto Rezza – aperitivi, locali, bar, pensando che ‘tanto riguarda i vecchi’. Ma anche i giovani hanno madri, padri, nonni, zie… non è un’influenzetta, chi lo ha detto anche tra i colleghi ha sbagliato e dovrebbe riconoscerlo. È decisivo il prossimo mese, forse i prossimi due. Bisogna attendere, nella ex zona rossa c’è un leggero trend positivo. Da qualche indizio preliminare le misure stanno iniziando a dare qualche effetto. I cinesi hanno fatto un grande lavoro, per noi probabilmente non sarebbe realizzabile, dobbiamo affidarci alla responsabilità dei cittadini ma usare anche qualche metodo di deterrenza”.
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