Creato da un’ordinanza del capo dipartimento della protezione civile del 3 febbraio e poi istituito per decreto del commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, il Comitato tecnico scientifico ha lo scopo di fornire consulenza al capo del dipartimento della protezione civile, Borrelli appunto, in merito all’adozione delle misure di prevenzione necessarie a fronteggiare la diffusione del nuovo coronavirus. In pratica, le raccomandazioni sanitarie diffuse in questi giorni sono state redatte da questo comunicato.
L’organismo è composto da dirigenti del settore già inseriti nella pubblica amministrazione e per la loro attività non ricevono compensi. Fanno parte di questo comitato: il Segretario Generale del ministero della Salute, il direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della salute, il direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della salute, il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, un rappresentante della Commissione salute designato dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome e il Coordinatore dell’Ufficio Promozione e integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del Dipartimento della protezione civile, con funzioni di coordinatore del Comitato.
Il Comitato può essere integrato da esperti in relazione a specifiche esigenze. Una settimana fa il ministro Speranza ha poi nominato Walter Ricciardi, membro del board Oms, consulente del ministero per l’emergenza e i rapporti con gli organismi sanitari internazionali.
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