Il porto di Gioia Tauro incrementa la sua capacità aprendosi alle grandi navi giramondo anche nelle ore notturne. Si trattava di un tassello ancora mancante per rendere pienamente competitivo il più grande scalo di transhipment del Mediterraneo che sente sul collo il fiato di altri scali commerciali europei e nordafricani.
Dalla prossima settimana, dunque, il porto calabrese aprirà il canale all’ingresso delle navi ultralarge, di 400 metri di lunghezza, anche con il buoi, con l’ausilio di nuove tecnologie.
“Se non ci fossimo trovati in questa fase di particolare crisi, dettata dalle vicende sanitarie legate al Coronavirus – dice il commissario straordinario dell’autorità portuale, Andrea Agostinelli – avrei parlato di svolta epocale del porto. Nei fatti, oggi, l’apertura dello scalo ai cosiddetti giganti del mare, anche nelle ore notturne, servirà a calmierare i cali fisiologici dei traffici, dettati dalla congiuntura globale che sta interessando il mercato internazionale. Del resto – aggiunge – il nostro porto è strettamente collegato all’area del Far East che, di conseguenza, influenzerà l’andamento del nostro lavoro”.
Realizzato negli anni Settanta al servizio dei quinto centro siderurgico nazionale, pensato per lo sviluppo della Calabria ma mai realizzato,lo scalo è entrato in funzione solo negli anni Novanta con l’arrivo della Contship di Angelo Ravano.
Cominciò a macinare record movimentando milioni di teuus, l’unità di misura dei containers, perdendo slancio negli anni successivi a beneficio di altre realtà portuali come quello spagnolo di Agesiras,
La decisione è stata adottata dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, in sinergia con l’Autorità marittima, per garantire, attraverso un incremento dell’operatività dello scalo, un’ulteriore crescita dei traffici.
Al fine di migliorare la sicurezza della navigazione anche nelle ore notturne, l’ente guidato da Agostinelli ha disposto l’installazione di un sistema di rilevamento e gestione dei dati relativi alla corrente, all’altezza delle onde, alla marea e ai dati meteorologici.
Strutturato in tre diverse cabine, posizionate in altrettanti punti lungo il canale portuale, il sistema assicurerà la gestione in sicurezza dell’ingresso delle navi di ultima generazione 24 ore su 24.
La nuova strumentazione, garantisce l’Autorithy, è dotata della più avanzata tecnologia di settore. I l sistema capterà i dati e li invierà ai data logger, che li “custodiranno” e li invieranno in tempi predeterminati ad un server FTP con un metodo di trasmissione via GPRS.
In questo modo l’intera raccolta dati potrà essere prelevata, elaborata e visualizzata su un sistema webgis, anche per la successiva pubblicazione sul sito internet dell’Ente per un intervallo di tempo minimo di tre anni.
Sarà così possibile gestire gli allarmi e inviare gli alert, ma anche archiviare i dati e visualizzare gli storici secondo specifici diagrammi. Nel complessivo programma di rilancio del porto un rimorchiatore di ultima generazione che andrà a incrementare la dotazione dello scalo.
L’ingresso nello calo calabrese di un numero maggiore di portacontainer ultralarge rende, infatti, necessario adeguate il parco macchine con rimorchiatori più potenti. Il nuovo strumento, realizzato dalla società vietnamita Damen, ha una lunghezza media superiore ai 27 metri, una larghezza di circa 13 metri, un pescaggio di oltre 6 metri e una potenza di motore pari a 5050 bkW, destinato alla movimentazione dei giganti del mare.
A stimolare l’operatività dello scalo di Gioia Tauro c’è anche il prolungamento dell’attività dell’Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione professionale del porto di Gioia Tauro, istituita al fine di riassorbire i portuali dichiarati in esubero negli ultimi anni.
Nel decreto Milleproroghe 2020, il Governo ha previsto l’ampliamento del periodo di finanziamento dell’Indennità di Mancato Avviamento (IMA), che da 36 mesi sarà esteso a 48 mesi, il che garantirà un altro anno di finanziamento in aggiunta ai tre inizialmente previsti.
Istituita nel luglio del 2017, con scadenza prevista nel luglio 2020, per dare risposte alla crisi che per anni ha investito lo scalo portuale calabrese, la Gioia Tauro Port Agency, guidata dall’amministratore unico Cinzia Nava, è partecipata al 100% dall’Autorità portuale di Gioia Tauro.
Nel suo elenco sono confluiti i lavoratori risultati in esubero dalle imprese autorizzate alla movimentazione container che alla data del 27 luglio 2016 usufruivano di regimi di sostegno al reddito nelle forme di ammortizzatori sociali.
Degli iniziali 377 lavoratori iscritti nel suo elenco, ex dipendenti di Medcenter Container Terminal, dopo il reintegro della maggior parte ad opera del terminalista, attualmente risultano iscritte 37 unità che ora potranno continuare ad usufruire del pagamento dell’Indennità di Mancato Avviamento corrisposta dall’Inps per ciascuna giornata non lavorata, compresi gli assegni familiari e il bonus Renzi. Si dice soddisfatta la nuova presidente della Regione, Jole Santelli.
“Complimenti all’Autorità Portuale di Gioia Tauro. Con l’acquisizione di nuove strumentazioni tecniche che lo renderanno operativo 24 ore al giorno, il porto calabrese si conferma un’infrastruttura strategica per la Calabria e per tutta l’Italia” dice la governatrice, secondo la quale “potenziare il porto di Gioia Tauro, l’hub più importante del Mediterraneo, significa dare alla nostra terra e alle persone che qui fanno impresa, l’occasione di aprirsi al mondo. Ma significa, anche, attrarre investimenti, creare occupazione, diventare sempre più un punto di riferimento per gli scambi commerciali nazionali e internazionali”.
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