Saverio Raimondo
“Sul mio conto girano già sin troppe leggende o, come le chiamano adesso, fake news; a cominciare dal fatto che io non esista. Beh, eccomi qui!”, a parlare è uno dei personaggi più iconici della storia del mondo: Babbo Natale; e a dargli voce è il comico Saverio Raimondo dalle pagine di “Io esisto – Babbo Natale vuota il sacco”, edito DeA Planeta. Il concept del libro parte dalla scelta del tutto inedita da parte di Babbo Natale di non consegnare doni e offrire al lettore uno sguardo disinteressato ma soprattutto disincantato, così come Raimondo ci ha ormai abituati, sul mondo e la nostra società. Quello del comico è un Babbo Natale non più in grado di svolgere agevolmente le sue storiche funzioni, così come spiega lo stesso Raimondo: “La secolarizzazione avanza e sempre meno bambini credono in lui (complice anche l’e-commerce); nel teso scenario globale, le sue ripetute violazioni dello spazio aereo non saranno più tollerate da organi militari e sovranazionali; gli animalisti non intendono più soprassedere al suo sfruttamento delle renne; e l’ombra del MeToo si allunga anche su di lui e sul suo proverbiale far sedere i bambini sulle sue ginocchia, comportamento ritenuto ormai inappropriato. Ma soprattutto, Babbo Natale quest’anno non porterà doni perché a meritarseli sono solo i bambini buoni, ma ormai i bambini sono tutti cattivi!”.
Ma soprattutto, per la prima volta Babbo Natale risponderà di suo pugno alle lettere dei bambini, da quelli più famosi come Greta Thunberg e il principino George a quelli che bambini non sono più come il Papa o il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Saverio Raimondo, romano classe 1984, torna dunque in libreria dopo l’esordio di “Stiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia”, nel frattempo il suo spettacolo “Il satiro parlante”, come sempre sullo stampo della classica stand up comedy americana, è stato ripreso da Netflix è distribuito in 190 paesi nel mondo; in più da quest’anno rappresenta una nuova linea comica all’interno del talk serale di Bruno Vespa “Porta a Porta”.
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