Articolo aggiornato alle ore 22,00 del 12 maggio 2019.
L’elemosiniere del papa, il cardinale Konrad Krajewski, ha tolto i sigilli al contatore della luce di un palazzo occupato da 450 persone in Via Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Il porporato si è calato nella centralina elettrica per ripristinare l’erogazione della corrente elettrica che era stata staccata per morosità.
“Sono pronto ad ogni conseguenza, sono consapevole di tutto, sono convinto. Ma intanto in 500 ora hanno luce e acqua calda”. dice il cardinale all’Agi. Lo stabile, ormai da qualche anno noto come Spin Time Labs, è dal 6 maggio scorso privo di alimentazione elettrica e ieri il porporato – riferiscono diverse fonti – si è calato nel tombino dove arrivano i cavi Areti e, forte della sua esperienza in materia acquisita in gioventù, ha provveduto a ripristinare l’allaccio e quindi ‘luce fu’ nello stabile.
“Inutile dire tante parole: se qualcuno adesso vuol capire, ha tutte le possibilità per farlo, queste cose si commentano da sole – dice il porporato al cronista – Io mi limito a chiedere a lei come a tanti altri. Lei ci starebbe in una casa senza luce e senza acqua calda? No, vero? Dunque, se ci sono famiglie in quelle condizioni perché non intervenire?”.
Eminenza, da qualche parte non mancano critiche nei suoi confronti, dicono che ha violato la legge o comunque ha fatto qualcosa che non è nelle sue competenze…”La luce c’è, e questo conta per me e per chi c’è lì dentro. La colpa è solo mia, e ripeto che sono pronto a pagarne le conseguenze. Per me conta che quella gente, pensi a tutti quei bambini.., abbia la luce e l’acqua calda, il resto non ha importanza. Non mi interessa quello che altri commentano o come giudicano. Domani è un altro giorno, intanto c’era il fine settimana dove tutto è fermo. Lei è mai riuscito ad ottenere qualcosa in termini di servizio pubblico nel fine settimana?”.
Sicuramente no, almeno finora, eminenza..”Ecco, vede? Sa che oggi è la domenica del Buon Pastore nella liturgia della Chiesa? Bene, almeno in questa giornata hanno luce e acqua calda. Il Papa ha baciato i piedi di persone umili, Gesù duemila anni fa ha baciato i piedi degli apostoli: se qualcuno vuol capire, ha tutte le possibilità per farlo. In questa Domenica del Buon Pastore tutti, anche i ricchi, hanno gli stessi diritti. Il resto non conta davvero…”.
Ma domani lei ci sarà all’assemblea in programma allo Spin Time Labs? “Domani è un altro giorno”, conclude l’elemosiniere del Papa, e si percepisce che la sua e’ un’espressione verbale accompagnata dal sorriso. Chi vuole capire, lo può fare.
Il vicepremier, Matteo Salvini, ha fortemente criticato il gesto dell’Elemosiniere: “Sto raccogliendo elementi, ho sentito il Comune, la prefettura e la questura. C’è questo palazzo occupato a Roma dove ci stavano 3-400 persone che non pagavano le bollette e quindi giustamente la società che gestisce l’elettricità ha staccato la corrente perché le persone che lo occupavano abusivamente avevano accumulato un debito di 300 mila euro. È arrivato un alto esponente del Vaticano – riferisce ancora Salvini – l’Elemosiniere del Santo Padre e ha riattaccato la luce. Io conto che dopo aver riattaccato la luce adesso paghi anche i 300 mila euro di bollette arretrate. A proposito di diritti e doveri, penso che voi tutti, magari facendo dei sacrifici, le bollette le pagate. Se c’è qualcuno in grado di pagare le bollette di milioni di italiani in difficoltà noi siamo felici e aspettiamo la sua disponibilità economica. Se si paga per chi occupa un palazzo abusivamente, allora che si paghi per tutti gli italiani che ne hanno bisogno. Mi sembra un ragionamento normale, rispettoso, cristiano…”, ha concluso il ministro dell’Interno.
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