Continua a salire la curva epidemica del coronavirus in Italia: nel bollettino delle 18 il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha riportato 3.858 casi totali, con una crescita record di 769 casi in un giorno (ieri infatti erano 3.089). Anche gli altri dati collegati, ovviamente, crescono a ritmi record: quello della mortalità, con i 41 decessi di oggi che portano il totale a 148, ma anche fortunatamente quello dei guariti, saliti da 276 a 414.
Sono 3.296 al momento i malati di coronavirus in Italia, a cui si aggiungono 414 persone dimesse e guarite e 148 decessi. “Finora i guariti sono il 10,7% del totale di coloro che hanno contratto il coronavirus, i deceduti il 3,8%”, ha commentato Borrelli.
Nel dettaglio, si contano 2.251 casi in Lombardia (compresi 376 guariti e 98 decessi), 698 in Emilia Romagna (10 guariti e 30 decessi), 407 in veneto (17 guariti e 10 decessi), 124 nelle Marche (4 decessi), 108 in Piemonte (2 decessi), 61 in Toscana (un guarito), 45 in Campania, 44 nel Lazio (3 guariti), 28 in Liguria (4 guariti e 3 decessi), 21 in Friuli, 18 in Sicilia (2 guariti), 14 in Puglia (1 guarito e 1 decesso), 9 in Umbria, 8 in Abruzzo, 7 a Trento e in Molise, 2 in Val d’Aosta, Calabria e Sardegna, 1 in Basilicata e a Bolzano.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un videomessaggio ha invitato la popolazione a comportarsi con “responsabilità” evitando però l’ansia. “Supereremo la condizione di questi giorni”, ha aggiunto il Capo dello Stato, invitando i cittadini a seguire le indicazioni del governo.
Sommario
Borrelli: nessuna criticità sul reperimento di posti letto
“Non ci sono al momento criticità nel reperimento di posti letto nelle strutture ospedaliere. Consip farà una call molto breve per reperire quello che e’ utile per le nostre unità di terapia intensiva”. Lo ha detto il commissario all’emergenza Angelo Borrelli nel punto stampa delle 18, facendo cenno alla Cross, la centrale remota di soccorso sanitario: “Quando in una regione si esauriscono i posti in rianimazione non si lasciano morire le persone, ci si attiva, e la centrale trova posti letto di rianimazione nei nosocomi delle regioni limitrofe. Non è stata ancora mai attivata, fu impiegata per il terremoto del centro Italia”.
“Ho parlato con il prefetto della zona di San Marco in Lamis. Si è trattato di una situazione che è sotto controllo dove le persone che hanno avuto il contato con la persona deceduta sono state messe in isolamento. Non rileviamo esigenze di fare chiusure della zona o altre attività”, ha poi aggiunto il capo della Protezione Civile parlando del caso di una contagiato a San Marco in Lamis, comune del Gargano, la cui positività a coronavirus è emersa dopo che si sono tenute le esequie alle quali hanno partecipato quasi 300 persone.
Mattarella richiama a “condivisione, concordia e unità di intenti”
“Il Governo – cui la Costituzione affida il compito e gli strumenti per decidere – ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano, suggerite da scienziati ed esperti di valore. Sono semplici ma importanti per evitare il rischio di allargare la diffusione del contagio”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un video messaggio.
“Desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni: anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita” prosegue il Capo dello Stato. “Rispettando quei criteri di comportamento, ciascuno di noi contribuirà concretamente a superare questa emergenza. Lo stanno facendo con grande serietà i nostri concittadini delle zone cosiddette rosse. Li ringrazio per il modo con cui stanno affrontando i sacrifici cui sono sottoposti”.
“Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”, prosegue Mattarella, “alla cabina di regia costituita dal Governo spetta assumere – in maniera univoca – le necessarie decisioni in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”.
“Care concittadine e cari concittadini, senza imprudenze ma senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacità e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia”, ha concluso.
Mattarella: supereremo la condizione di questi giorni
“Supereremo la condizione di questi giorni. Anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni: misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilità di attrezzature e di materiali, verificandola in tutte le sedi ospedaliere”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un video messaggio, “siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali”.
Mattarella: senso di responsabilità ma no ansia
“”Care concittadine e cari concittadini, l’Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo. Lo sta affrontando doverosamente con piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione. L’insidia di un nuovo virus che sta colpendo via via tanti paesi del mondo provoca preoccupazione. Questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità, ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un video messaggio.
Sono 3.858 i casi totali registrati in Italia, 148 i decessi
Continua a salire la curva epidemica del coronavirus in Italia: nel bollettino delle 18 il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha riportato 3.858 casi totali, con una crescita record di 769 casi in un giorno (ieri infatti erano 3.089). Anche gli altri dati collegati, ovviamente, crescono a ritmi record: quello della mortalità, con i 41 decessi di oggi che portano il totale a 148, ma anche fortunatamente quello dei guariti, saliti da 276 a 414.
Sono 3.296 al momento i malati di coronavirus in Italia, a cui si aggiungono 414 persone dimesse e guarite e 148 decessi. “Finora i guariti sono il 10,7% del totale di coloro che hanno contratto il coronavirus, i deceduti il 3,8%”, ha commentato Borrelli.
Nel dettaglio, si contano 2.251 casi in Lombardia (compresi 376 guariti e 98 decessi), 698 in Emilia Romagna (10 guariti e 30 decessi), 407 in veneto (17 guariti e 10 decessi), 124 nelle Marche (4 decessi), 108 in Piemonte (2 decessi), 61 in Toscana (un guarito), 45 in Campania, 44 nel Lazio (3 guariti), 28 in Liguria (4 guariti e 3 decessi), 21 in Friuli, 18 in Sicilia (2 guariti), 14 in Puglia (1 guarito e 1 decesso), 9 in Umbria, 8 in Abruzzo, 7 a Trento e in Molise, 2 in Val d’Aosta, Calabria e Sardegna, 1 in Basilicata e a Bolzano.
Sospeso il referendum, 7,5 mld per famiglie e imprese
Il referendum sul taglio dei parlamentari previsto per il prossimo 29 marzo è stato sospeso sine die a causa dell’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte che, insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha annunciato inoltre un pacchetto di aiuti a famiglie e imprese da 7,5 miliardi.
“Abbiamo deciso di stanziare l’importo di 7,5 miliardi di euro a supporto delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando l’emergenza coronavirus. Questa operazione ha bisogno dell’approvazione da parte del Parlamento” per lo scostamento di bilancio, ha spiegato Conte, “oggi in Cdm tutti i ministri hanno avuto una cartellina con le proposte di Fi, FdI e Lega sull’emergenza coronavirus. Resta la distinzione tra maggioranza e opposizione, ma chiediamo l’unità del Paese”. Con la Commissione Ue l’interlocuzione è “costante” e “non ci sarà distonia”, ha assicurato il presidente del Consiglio.
Sulla chiusura delle scuole, definita una “scelta non facile”, il Governo farà “un aggiornamento” prima del 15 marzo, data in cui le scuole e le università dovrebbero riaprire. “Cercheremo di evitare che si crei un clima di incertezza, quindi prima del termine torneremo a fare un aggiornamento. Non so dire ora cosa si deciderà”, afferma Conte.
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